PARROCCHIA DI
CASTIGLIONE DEL LAGO

LITURGIA

Orario Messe – S.Maria Maddalena

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GIORNALINO PARROCHIALE

Sfoglia online l’ultimo numero di Giornalino parrocchiale, il periodico della nostra Comunità.

CATECHESI

Catechismo

ANNO CATECHISTISTICO 2024-2025

TUTTI GLI INCONTRI DI CATECHISMO SI SVOLGERANNO  ALLA CASA DEL GIOVANE

2° Elementare: sabato ore 15:30-16:30

3° Elementare: sabato ore 15:30 – 16:30

4° Elementare: venerdì 16:30-17:30

5° Elementare, I° e II° Media: sabato ore 15:30-16:30

 

Fraternamente d.Marco

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Adorazione Eucaristica Parrocchiale

1° giovedì di ogni mese ore 18

CARITAS

della Parrocchia di Castiglione del Lago

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BREVE STORIA DI CASTIGLIONE DEL LAGO

Il lago e lo spazio circostante, per conformazione geologica, geografica e climatica hanno da sempre favorito l’insediamento umano. Il susseguirsi degli eventi storici porta al 997 quando…

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… l’imperatore Ottone III,su istanza di Ugo marchese di Toscana, donò il territorio lacustre per costruire la dote del convento di Campoleone … “Castiglionem qui dicitur Clusino juxta lacum perusinum”. Tale donazione fu riconfermata nel 1026, nel 1047 e nel 1161 quando si legge: “…curtem et castellum quod dicitur Castiglionem Clusinum juxta lacum perusinum cum ecclesia S. Mariae Cuma quos, silvis, culti set incultis……”ma per trovare nominata per la prima volta ecclesiam S. Mariae Magdalenae bisogna giungere al privilegio (falso?) di papa Gregorio IX del 1238. Per lungo tempo, tra il X e il XV secolo,la storia della nostra terra si intreccia con la storia di Perugia, Arezzo, Cortona e Orvieto in un continuo alternarsi di potere papale ed imperiale fino ad essere coinvolta, alla fine del XV secolo, nella guerra fra gli Oddi e i Baglioni ; questi ultimi inglobarono Castiglione nei loro possedimenti. In questo periodo furono ospiti del palazzo Baglioni di Castiglione illustri personaggi tra i quali Niccolò Machiavelli, Leonardo da Vincie nel 1515Papa Leone X . Il possesso dei Baglioni durò fino all’arrivo dei della Corgna che stavano intanto affermando il proprio prestigio nella città di Perugia.In particolare Francesco detto “il Francia” fu la figura che più degli altri ebbe rilievo a tal punto che il cardinale Giovanni Maria Ciocchi dal Monte aveva visto di buon grado le nozze della sorella Giacoma con lui sfruttando a suo favore nel momento della scalata al soglio pontificio il prestito di 12.000 scudi d’oro che proprio la sorella aveva fatto alla Reverenda Camera Apostolica in difficoltà economiche. Eletto papa nel 1550 con il nome di Giulio III, si sentì in dovere di ringraziare Giacoma assegnandole, quale corrispettivo degli interessi sulla cifra prestata quei terreni allora conosciuti come il “Chiugi perugino” di cui Castiglione era il centro più importante. Dal matrimonio di Giacoma con Francesco della Corgna nacquero tre figli: Ascanio, Fulvio e Laura. Ascanio dopo aver compiuto gli studi preso lo Studio Perugino ed essere stato allievo dell’architetto Alessi presso lo Studio di Roma,si dedicò alla carriera militare al soldo dei vari comandanti nelle diverse guerre che in quegli anni insanguinarono l’Italia distinguendosi per valore e valentia tattica di abile condottiero. Con l’ascesa dello zio al soglio pontificio Ascanio venne nominato Comandante delle Guardie Pontificie, ottenendo il bastone di custode di Santa Madre Chiesa, nonchè Governatore perpetuo di Castel della Pieve e di Castiglione di cui divenne, insieme con il fratello cardinale Fulvio, signore nel nome della madre Giacoma. Il suo arrivo a Castiglione coincise con un’intensa attività di riattamento delle opere di difesa sia del paese che del contado e di un’oculata opera di risanamento di tutto il tessuto urbanistico all’interno delle mura. Iniziò il rifacimento della casa da caccia dei Baglioni progettando quel palazzo che tutt’oggi è visibile e creando nel 1563 il “Marchesato di Castiglione Chiusino”.Il marchese Ascanio morì il 3 dicembre del 1571 sembra per i postumi di una polmonite contratta durante la battaglia di Lepanto dove si era distinto per la sua abilità e competenza. Dal matrimonio fra Ascanio e Giovanna Baglioni non erano nati figli così il marchesato passò a Diomede della Penna figlio di Laura della Corgna che era stato adottato da Ascanio stesso. Il figlio Ascanio II, che gli successe, alla sua morte lasciò il marchesato al figlio Fulvio Alessandro con cui avrà inizio l’ultimo quarantennio della signoria dei della Corgna. Sotto Fulvio Alessandro il marchesato di trasformò in ducato mantenendo però la stessa estensione territoriale. Durante il ducato fu eretta la chiesa di San Domenico a seguito di una guarigione miracolosa della duchessa Eleonora de Mendoza, ottenuta per intercessione di San Domenico . Alla morte del duca Fulvio si ebbe la soppressione della signoria del “Marchesato del Chiugi” e l’immediata ripresa di possesso del relativo territorio da parte della Reverenda Camera Apostolica in nome e per conto dello Stato della Chiesa. La Reverenda Camera Apostolica cederà in enfiteusi il territorio stesso. Nel 1769 fu il conte Francesco Baglioni che ottenne “il marchesato” in enfiteusi , poi trasformata in un tempo di 99 anni, a terza generazione masculina”. Il conte Baglioni fissò la sua residenza a Castiglione ridando vita al paese e determinando la rinascita di una “borghesia che sarà importante nel prosieguo del governo del Castiglionese”. Per interessamento della contessa Anna Baglioni si ristrutturò la chiesa di San Domenico con la posa di un controsoffitto ligneo a cassettone, della cantoria oggi scomparsa e fu anche innalzato un campanile a vela. Intorno alla fine del XVIII secolo si arrivò invece ad un totale abbandono della Pieve di Santa Maria Maddalena fuori le mura, ubicata dove oggi si trova l’edicola eretta nel 1880 dunque in Castiglione si trovavano tre chiese: l’antica plebana dei Santi Filippo e Giacomo che divenuta parrocchiale aveva preso la titolarità di Santa Maria Maddalena, la chiesa di Santa Maria delle Grazie o degli Agostiniani ( attuale cinema Caporali) e la chiesa di San Domenico. L’antica chiesa dei Santi Filippo e Giacomo,descritta verso la metà del XVIII secolo ad una sola navata, con quattro archi, quattro cappelle e sette altari era insufficiente per l’aumentata popolazione e si trovava in precarie condizioni con infiltrazioni di acqua del tetto ed il pavimento tutto traforato da “pili” d’inumazione. L’abate Battaglini appena divenuto parroco, si trovò ad affrontare questo problema ma solo nel 1835 il vescovo Filesio Cittadini diede l’autorizzazione all’inizio dei lavoricosì nel 1836 fu posta la prima pietra della nuova chiesa i cui lavori furono seguiti dall’architetto Giovanni Caproni. La chiesa fu realizzata a pianta a croce greca, soffitti a volte e una cupola, seguendo i principi dell’architettura neoclassica. L’apertura al culto avvenne nel giugno del 1860 e i lavori terminarono, con la costruzione del campanile, nel 1893.Sull’altare maggiore, rivestito da marmi policromi, spicca la croce in malachite dono del cardinale Pecci (papa Leone XIII). Sulla destra è collocato un altare sovrastato dall’affresco raffigurante “L’incontro del Risorto con i discepoli a Emmaus”opera del Piervittori. Sempre nella parete di destra sopra un altare è presente l’ affresco del XIV secolo raffigurante la Madonna delle Grazie nota ai castiglionesi come Madonna del latte. Nella parete di sinistra si può vedere un altare con il Crocifisso ligneo opera dello scultore Antonio Rossi della seconda metà del XIX secolo. L’altro altare presente nel lato sinistro, dedicato a san Matteo ed eretto a spese del Municipio di Castiglione del Lago in quanto il Santo ne era il protettore, fu sostituito all’inizio del XX secolo da una tavola raffigurante la Vergine e il bambino con S. Antonio Abate e Santa Maria Maddalena eseguito da Eusebio da San Giorgio nel XVI secolo. L’organo a canne è stato realizzato nel 1871 da Angelo Morettini di Perugia.